Ascoltarsi per Ascoltare l'Altro: MDPAC

Il laboratorio MDPAC “Ascoltarsi per Ascoltare l’Altro” è rivolto alle scuole sia primarie che secondarie di I e II grado. The MDPAC laboratory "Listening to Listening to the Other" is aimed at both primary and secondary schools of I and II degree (The English translation continues at the bottom of the page).




L’obiettivo è stimolare gli alunni ad ascoltare da un lato se stessi a livello sensoriale ed emotivo e dall’altro le esperienze dei compagni, nonché a soffermarsi sui vari livelli di consapevolezza (cognitiva, emotiva, corporea) e a differenziare le emozioni riconoscendo la valenza PROTETTIVA di ciascuna di esse.





L'emozione ci aiuta a contrastare pensieri e comportamenti NEGATIVI e anche quando esplodono ci stanno comunicando che dobbiamo cambiare qualcosa in noi e/o nella nostra vita: molto spesso pensiamo che il nemico da combattere sia la sfera emotiva.



Le emozioni sono come la spia dell'olio di un'auto che quando diventa rossa ci segnala un problema: nessuno di noi romperebbe (anche se qualche automobilista lo pensa) la spia quando si accende, ma provvede a risolvere ciò che non va.





La metodologia utilizzata è il Metodo del Disegno Psicoemotivo per l’Analisi e la Consapevolezza, da me ideato e descritto nel mio libro “L’Albero delle Emozioni” edito nel 2016, integrato con alcune tecniche di Mindfulness.

https://www.amazon.it/LAlbero-Emozioni-Psicoemotivo-lAnalisi-Consapevolezza-ebook/dp/B01G691JLM


Il Metodo del Disegno Psicoemotivo per l’Analisi e la Consapevolezza (MDPAC) è un percorso psico-educativo volto al raggiungimento della consapevolezza circa le origini delle proprie emozioni. Il protocollo prevede quattro fasi: 1. Disegnare il proprio albero genealogico; 2. Lavorare con il disegno e la scrittura su una sequenza di 12 emozioni lungo il continuum temporale "passato-presente-futuro"; 3. Ridisegnare il proprio albero genealogico confrontandolo con quello precedente; 4. Procedere con il “taglio del cordone fotografico”. Nello specifico con i ragazzi lavoreremo utilizzando una variante del protocollo prendendo in considerazione le sei emozioni di base: il lavoro sarà centrato sul disegno e la scrittura.




Materiale necessario: fogli A4, matita, penna nera o blu, matite colorate, temperino, foto: non è previsto l’uso della gomma per stimolare il meccanismo di riparazione dell’errore.

Durante questo percorso  si susseguono momenti di condivisione di classe, di lavoro in piccolo gruppo e di riflessione intima e personale e sono coinvolti anche gli insegnanti che fungono da modello per i loro alunni: si diviene maggiormente consapevoli delle proprie risorse e dei propri limiti acquisendo una visione a 360 gradi di se stessi.


VALORIZZARE LE PROPRIE EMOZIONI VUOL DIRE VALORIZZARE SE STESSI!!!

https://mdpac.blogspot.com/

Translation in english...






The goal is to stimulate the students to listen to themselves on a sensory and emotional level on the one hand, and on the other hand the experiences of their companions, as well as to focus on the various levels of awareness (cognitive, emotional, body) and to differentiate emotions by recognizing the value PROTECTIVE of each of them.

Emotion helps us to counter NEGATIVE thoughts and behaviors and even when they explode they are telling us that we have to change something in ourselves and / or in our lives: very often we think that the enemy to be fought is the emotional sphere.

Emotions are like the spy of a car that when it turns red signals us a problem: none of us would break (even if some motorist thinks) the spy when it turns on, but provides to solve what is wrong.


The methodology used is the Psycho-emotional Drawing Method for Analysis and Consciousness, which I conceived and described in my book "The Tree of Emotions" published in 2016, integrated with some Mindfulness techniques.

The Psychoemotional Design Method for Analysis and Consciousness (MDPAC) is a psycho-educational path aimed at achieving awareness about the origins of one's emotions. The protocol includes four phases: 1. Designing a family tree; 2. Working with drawing and writing on a sequence of 12 emotions along the "past-present-future" temporal continuum; 3. Redesign your family tree by comparing it with the previous one; 4. Proceed with "cutting the photographic cord". Specifically with the boys we will work using a variant of the protocol taking into account the six basic emotions: the work will be centered on drawing and writing.

Required materials: A4 sheets, pencil, black or blue pen, colored pencils, sharpener, photo: rubber is not used to stimulate the error repair mechanism.

During this journey there are moments of sharing class, work in small group and intimate and personal reflection and are also involved teachers who act as a model for their students: you become more aware of their resources and their limits by acquiring a 360-degree vision of themselves.


ENHANCING YOUR OWN EMOTIONS MEANS TO VALUE YOURSELF !!!

Commenti

  1. Buongiorno, nello svolgimento del metodo quando lei parla di albero genealogico si riferisce a quello relativo alla famiglia d'origine o sinriferisce solo alla forma grafica che viene usata?

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    1. Il laboratorio offre degli spunti per lavorare sulle emozioni senza entrare in un'analisi profonda del materiale prodotto: si tratta per lo più di un percorso di Consapevolezza Integrata in cui si sottolinea il valore protettivo di ciascuna emozione.

      Entrando nel merito dell'albero genealogico, si fa riferimento a quanto rappresentato dall'alunno che potrebbe anche non riprodurre la famiglia di origine oppure la sua esatta composizione. Ad esempio è capitato che qualcuno vivesse con i nonni e li rappresentasse come genitori oppure che ragazzi adottati riportassero i genitori adottivi: la parentela non è oggetto di discussione durante l'incontro, poiché ci si sofferma esclusivamente sul nome proprio dell'alunno e sulla sua etimologia. Eventualmente l'alunno avrà modo di confrontare autonomamente alla fine dell'intero laboratorio, l'albero genealogico eseguito durante il primo incontro del I modulo con quello raffigurato durante l'ultimo incontro del II modulo per notare i cambiamenti legati al percorso MDPAC.

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  2. Ovvero mi spiego meglio, l'albero è usato per elencare aspetti dell'io o per elencare la parentela? Può chiarire? Grazie

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    1. Il laboratorio si suddivide in momenti di condivisione di classe, di lavoro in piccolo gruppo e di riflessione intima e personale. La volontà di condivisione dell'alunno viene sempre rispettata, poiché sceglie se e cosa raccontare. L'MDPAC è uno strumento che promuove l'ascolto, la comunicazione, le relazioni, l'accettazione delle differenze, l'autonomia, ovvero la capacità di scegliere a quale distanza porsi emotivamente nelle varie situazioni della vita quotidiana.

      La ringrazio per l'interesse e Le porgo cordiali saluti.

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  3. Da docente posso sostenere che il percorso fornisce uno stimolo di grande riflessione interiore sia per gli allievi sia per l’insegnante.
    I ragazzi imparano ad ascoltare se stessi e ad essere più accoglienti verso gli altri. Possono constatare che tutti siamo attraversati da emozioni e sentimenti simili e che ognuno si distingue per l’intensità con cui li interpreta e li vive.
    Gli stimoli forniti non si esauriscono con l’intervento, ma suscitano un’introspezione continua.
    Gli allievi si sono ritenuti soddisfatti per aver avuto la possibilità di essere ascoltati senza giudizio. Hanno sviluppato una buona capacità critica e hanno imparato ad ascoltare, a riflettersi nell’altro e a fare tesoro delle diverse esperienze.
    Lo potrei consigliare come percorso didattico in quanto permette di creare più empatia tra gli alunni e tra questi ultimi e i loro docenti che devono essere pronti a mettersi in gioco come e con i propri studenti.
    Grande esperienza davvero!
    Maria De Luca

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    1. Grazie mille per questo prezioso feedback. Per me è sempre emozionante e arricchente partecipare alla crescita emotiva dei ragazzi sia sul piano individuale che di classe durante i laboratori MDPAC.

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