Gentili lettrici e lettori,
prendendo spunto dal protocollo MDPAC oggi vorrei
presentarvi Emanuela Tittocchia, attrice e conduttrice. Emanuela inizia con il teatro, poi
approda alla TV. Ottiene molta visibilità
recitando in fiction tra cui “Centovetrine”, “Un posto al sole”, “Non smettere di sognare”. Inviata e ospite in varie
trasmissioni Mediaset e Rai tra cui “Voyager”,
“Pomeriggio 5”, “Mattino 5”, “Matrix”, “Forum”, “Tiki taka”, “Uno
Mattina”, etc… Ideatrice
e conduttrice della trasmissione tv “A Casa di Emy”. Concorrente dell’edizione del 2009 del reality
game “La Talpa” e del
reality show “L’Isola dei Famosi” nel 2021.
Dr. Cisternino: potresti spiegarci come nasce la passione
per il tuo lavoro?
Emanuela: Già da piccola avevo una grande passione per la TV, ispirata dai grandi personaggi televisivi italiani come Raffaella Carrà, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Impazzivo a vederli negli show del sabato sera e li imitavo. L’amore per il teatro e per il palco invece è nato dall’amore per Totò. All’età di circa 8 anni mi ricordo che scrivevo le frasi dei film di Totò e costringevo le amiche a ripeterle con me nel retro del negozio di mamma. A sette anni ho iniziato a studiare canto, danza classica, pianoforte e fisarmonica. Mi sono esibita al Teatro Alfieri di Torino, ho preso parte a vari concorsi canori in onda su emittenti televisive piemontesi. A tredici anni ho preso parte ad un corso di teatro a scuola e a fine anno ho interpretato il ruolo della protagonista. A 19 anni mi sono iscritta alla Scuola di Teatro del Teatro Nuovo a Torino, scuola importante, quattro anni di corso, insegnanti straordinari tra cui Enza Giovine, una donna che mi ha dato tanto, una grande maestra di vita che ora non c’è più e che ricordo sempre con affetto. E da lì tanto teatro. Poi è arrivata la TV.
Dr. Cisternino: ora ci soffermeremo su 9 emozioni delle 12 previste nel percorso MDPAC,
rispetto alle quali ti chiederò di scegliere se raccontarci un evento specifico della tua vita del passato oppure del
presente. Qualora non ti venisse in mente nulla puoi anche ipotizzare una situazione futura che potrebbe
provocarti quell’emozione. Inoltre,
rispetto a ciascun racconto ti chiedo di specificare quanto è intensa da 1 a 10 quell’emozione, dove la senti nel suo corpo, quale colore e quale forma le assoceresti.
Situazione di felicità: CONDUZIONE SUL PALCO CON CLAUDIO BAGLIONI A LAMPEDUSA. EVENTO CON ATTORI E CANTANTI STRAORDINARI (7 mila persone).
Intensità: 10
Localizzazione: TESTA
Colore: AZZURRO
Forma: CONO
Situazione di tristezza: MORTE DI MIO NONNO.
Intensità: 10
Localizzazione: PETTO
Colore: MARRONE SCURO
Forma: CERCHIO
Situazione di rabbia: MODO DI TRATTARMI DEL MIO EX FIDANZATO
Intensità: 10
Localizzazione: PETTO
Colore: NERO
Forma: FRECCIA
Situazione di paura/ansia: QUANDO HO SBATTUTO CON LA MACCHINA CONTRO UN ALTRO AUTOMOBILISTA E LUI HA CAPPOTTATO
Intensità: 10
Localizzazione: GAMBE
Colore: BLU
Forma: CIRCOLARE
Situazione di disgusto: QUANDO UNA PERSONA DI POTERE HA TENTATO DI ABUSARE DI ME.
Intensità: 10
Localizzazione: STOMACO
Colore: VIOLA
Forma: CONFUSA
Situazione di sorpresa: QUANDO MI HANNO CHIAMATO PER ANDARE ALL’ISOLA DEI FAMOSI.
Intensità: 8
Localizzazione: CUORE
Colore: ROSSO
Forma: CERCHIO
Situazione di imbarazzo: QUANDO MI GUARDANO MENTRE DORMO
Intensità: 10
Localizzazione: BRACCIA/MANI
Colore: VERDE
Forma: ROTONDA
Situazione di invidia: INVIDIA PER LE PERSONE CHE AMANO FARE SPORT
Intensità: 7
Localizzazione: PETTO
Colore: AZZURRO
Forma: QUADRATA
Situazione di orgoglio: NON ACCETTARE LAVORI SE MI TRATTANO MALE
Intensità: 10
Localizzazione: TESTA
Colore: NERO
Forma: FRECCIA
Dr. Cisternino: Emanuela, ti ringrazio per la generosità delle tue risposte che rappresentano un arricchimento per chi leggerà questa presentazione. Il colore e il corpo sono i due canali diretti attraverso cui esprimiamo le nostre emozioni e sono carichi di significato simbolico. Il corpo è già psiche e infatti oltre al contenuto anche la forma è importantissima, poiché sia che io abbia dell’acqua non potabile in un bicchiere d’oro sia che abbia dell’acqua potabile in uno scolapasta non riesco a dissetarmi: un buon contenuto e un buon contenitore sono essenziali per la propria crescita psicofisica e per il raggiungimento di una certa armonia. Concluderei questa presentazione chiedendoti come mai i tuoi genitori hanno scelto questo nome per te che etimologicamente vuol dire “Dio è con noi”.
Emanuela: perché ai miei genitori piaceva molto questo nome. La
mia famiglia è cristiana, cattolica
praticante (soprattutto dalla parte di mamma), quindi
hanno scelto il nome anche per il significato.
È stato bello scoprire la vita e un lato personale di Emanuela Tittocchia emozionante
RispondiEliminaGrazie mille per il feedback.
Elimina