La
psicologia del traffico studia il comportamento alla guida e tutti gli effetti
a esso collegati.
Traffic psychology studies driving behavior and all related effects (The English translation continues at the bottom of the page).
La guida fa parte di un sistema complesso, non si può
analizzare il comportamento alla guida senza tener conto del “sistema traffico”
nella sua totalità; fanno parte di questo sistema diversi fattori:
l’interazione tra gli utenti della strada; le strutture (strade, segnaletica,
ecc.); le leggi; i veicoli e la loro progettazione (ergonomia); le
caratteristiche individuali, ecc.
http://antonio-cisternino.blogspot.com/?m=0
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La guida di
un veicolo richiede attenzione, concentrazione e CONSAPEVOLEZZA DELLE PROPRIE EMOZIONI.
La sfera razionale e quella emotiva di ogni guidatore sono quindi sollecitate
in modo intenso e continuo, e rivestono notevole importanza nella sicurezza
della marcia.
La psicologia è
dunque fondamentale nella ricerca della sicurezza stradale.
Nell’Ordinanza sull’ammissione alla circolazione di persone e veicoli dell’Ufficio
Federale Svizzero, all’art. 11b leggiamo che “L’autorità d’ammissione
esamina se sono adempiuti i requisiti per l’ottenimento di una licenza per
allievo conducente o una licenza di condurre […] o di un permesso per il trasporto
professionale di persone […]. Essa […] invita il richiedente a sottoporsi
a una visita di psicologia del traffico oppure psichiatrica presso un istituto
specialistico da essa designato, qualora nutra dubbi circa l’attitudine
caratteriale o psichica a condurre veicoli a motore”.
E in Italia?
Il Codice non parla di PSICOLOGO DEL TRAFFICO, ma di psicologo abilitato alla
professione:
Art. 19 CdS
L’articolo
119 del Codice della Strada, che tratta i requisiti fisici e psichici per il
conseguimento della patente di guida, ci insegna che non può conseguire patente
di guida “chi sia affetto da malattia fisica o psichica, deficienza organica o
minorazione psichica […] tale da impedire di condurre con sicurezza i veicoli a
motore”.
“I medici
(…) o (…) le commissioni mediche possono richiedere, qualora lo ritengano
opportuno, che l’accertamento dei requisiti fisici e psichici sia integrato da
una specifica visita psico diagnostica effettuata da parte di psicologi
abilitati all’esercizio della professione e iscritti all’albo professionale”.
STORICAUTO
Scontri tra persone a piedi e a cavallo e veicoli trainati si sono
verificati fin dall’antichità, ma le ridotte velocità dei mezzi ne contenevano
le conseguenze.
Secondo alcune fonti al primo incidente stradale “moderno” accadde a New
York nel 1896 e comportò il ferimento di un ciclista,
secondo altre avvenne a Londra nel 1890: una
signora che si recava a teatro a piedi venne uccisa da un’auto. Il coroner
disse che una cosa del genere non si sarebbe dovuta ripetere mai più: come ben
sappiamo il fenomeno da allora è andato assumendo proporzioni drammatiche, in
seguito anche alla diffusione di una società culturalmente auto-dipendente.
Sulle strade italiane il primo autoveicolo apparve nel 1893 (si
trattava di una Peugeot).
AUTOREGRESSIONE
Sotto il
profilo psicologico l’auto è un’inscindibile parte di noi stessi mediante cui
gli individui spesso esprimono la propria personalità, vi si identificano, se
ne “innamorano” e l’abbelliscono di suppellettili (Auto come protesi del
Sé).
Inoltre come
ha osservato Deborah Lupton, la potenza del (e il controllo sul) mezzo e le
suggestioni uterine di un accogliente “bozzolo” di acciaio apparentemente
protettivo contengono evidenti riferimenti erotici: inoltre impianti audio,
servo-meccanismi, climatizzatori, insonorizzazione, filtri dell’aria inquinata
esterna e impianti telefonici finiscono per “anestetizzare” i conducenti
rendendo difficoltosa la percezione della realtà esterna.
LO PSICOLOGO
DEL TRAFFICO
L’intervento dello psicologo del traffico, quale specialista del “fattore
umano”, risulta imprescindibile, se si vuole mirare a un cambio degli
atteggiamenti alla guida.
La frequente
guida in condizioni di frustrazione (ad esempio nel traffico cittadino) è
fortemente correlata ai comportamenti aggressivi alla guida: i conducenti
esposti frequentemente a densità di traffico elevate possono
fare ricorso a comportamenti aggressivi durante la guida più frequentemente di
quelli che vi risultano esposti in misura decisamente inferiore. I conducenti
rimasti coinvolti in diverbi con altri guidatori, mostrano un
trascorso di un maggior numero di incidenti e di violazioni stradali (Hemenway
e Solnick, 1993), mentre i guidatori emersi da alcuni studi come aggressivi mostrano
una maggiore incidenza di episodi di rabbia esplosiva o di altre psicopatologie
significative.
Le conseguenze degli incidenti stradali, oltre a incidere sulla salute
fisica, sono anche di ordine psicologico, relazionale e professionale. Tali
effetti possono durare a lungo dopo il verificarsi di sinistri, non di rado per
tutta la vita delle persone coinvolte. Spesso al dolore si aggiunge il senso di
non aver ottenuto neppure giustizia in ragione delle pene troppo miti inflitte
ai responsabili, cui vengono in genere applicati il minimo della pena e tutti i
possibili benefici di legge. Vittime e familiari necessario di assistenza
psicologica, legale e pratica, che ricevono di rado. Oltre alla scia di
sofferenza che i sinistri lasciano dietro di sé, va ricordato come un incidente
possa essere causa di gravi ripercussioni per il tenore di vita delle famiglie
delle vittime, specie nel caso di morte o invalidità di un percettore di
reddito.
“Da quel
giorno la mia vita è cambiata. Sì, è vero, sono sopravvissuto, adesso
fisicamente sto bene, ma non sono più lo stesso. È come se portassi l’incidente
sempre con me. Sento lo stridere delle gomme, il suono grave del clacson del
camion…e il rumore…il frastuono dell’urto…Mi sembra di essere nuovamente lì!
Sento una morsa allo stomaco, la stessa che ho provato quel giorno,
nell’istante esatto in cui ho capito che non avrei potuto fare niente per
evitare l’impatto. E intanto pensavo che non poteva accadere a me…proprio a
me…Ricordo distintamente il rumore del flessibile che taglia le lamiere,
ricordo le divise dei vigili del fuoco, le luci blu della polizia e
dell’ambulanza. Decine di persone che si davano da fare per salvarmi la vita…E
ce l’hanno fatta…ma ogni giorno porto con me questi ricordi, ogni giorno rivivo
queste scene terribili e di notte mi sveglio di soprassalto per evitare l’urto
col camion…Non riesco più a guidare, il solo pensiero di sedermi al volante mi
rende un fascio di nervi…sono sempre nervoso, e ho perso la voglia di fare. È
vero, sono sopravvissuto, ma da quel giorno non sono più lo stesso.”
Solo quando una routine di comportamenti viene interrotta o le decisioni devono essere prese in situazioni nuove o indefinite, viene acquisita la consapevolezza e il controllo dei propri automatismi di pensiero (Meichenbaum, 1977).
L'intervento dello psicologo del traffico è strutturato in termini di prevenzione e/o riabilitazione. In entrambi i casi il metodo MDPAC fornisce un aiuto importante, poiché consente alla persona di adottare una guida più sicura e ristrutturare la sua immagine di RIDER attraverso una maggiore consapevolezza INTEGRATA di se stesso riguardo vari livelli: personalità, comportamento, incoscio, storia personale e famigliare, corporeità, cognizioni, emozioni, istinti.
Il percorso MDPAC può anche essere associato all'applicazione di tecniche di psicodistensione, di coerenza cardiaca e di Mindfulness.
https://www.ibs.it/albero-delle-emozioni-metodo-del-ebook-antonio-cisternino/e/9786050445923
L'intervento dello psicologo del traffico è strutturato in termini di prevenzione e/o riabilitazione. In entrambi i casi il metodo MDPAC fornisce un aiuto importante, poiché consente alla persona di adottare una guida più sicura e ristrutturare la sua immagine di RIDER attraverso una maggiore consapevolezza INTEGRATA di se stesso riguardo vari livelli: personalità, comportamento, incoscio, storia personale e famigliare, corporeità, cognizioni, emozioni, istinti.
Il percorso MDPAC può anche essere associato all'applicazione di tecniche di psicodistensione, di coerenza cardiaca e di Mindfulness.
https://www.ibs.it/albero-delle-emozioni-metodo-del-ebook-antonio-cisternino/e/9786050445923
The
guide is part of a complex system, one cannot analyze driving behavior without
taking into account the "traffic system" in its entirety; several
factors are part of this system: the interaction between road users; the
structures (roads, signs, etc.); laws; vehicles and their design (ergonomics);
individual characteristics, etc.
Driving
a vehicle requires attention, concentration and AWARENESS OF YOUR OWN EMOTIONS.
The rational and emotional spheres of each driver are therefore intensively and
continuously solicited, and are of considerable importance in the safety of the
march.
Psychology
is therefore fundamental in the search for road safety.
In the
Ordinance on the admission to circulation of persons and vehicles of the Swiss
Federal Office, in art. 11b we read that "The admission authority examines
whether the requirements for obtaining a student driver license or a driving
license [...] or a permit for the professional transportation of people [...]
are fulfilled. It [...] invites the applicant to undergo a psychology or
psychiatric visit to a specialist institution designated by it, if he has
doubts about the character or psychic aptitude to conduct motor vehicles
".
And in
Italy? The Code does not speak of TRAFFIC PSYCHOLOGIST, but of a professionally
qualified psychologist:
Art. 19
CdS
Article
119 of the Highway Code, which deals with the physical and psychological
requirements for obtaining a driving license, teaches us that a driver's
license cannot be obtained "who is suffering from physical or mental
illness, organic deficiency or mental impairment [... ] such as to prevent
motor vehicles from driving safely ”.
"The
doctors (...) or (...) the medical commissions may request, if they deem it
appropriate, that the assessment of the physical and mental requirements be
supplemented by a specific psycho-diagnostic examination carried out by
psychologists authorized to practice the profession and registered in the
professional register ”.
Clashes
between people on foot and on horseback and towed vehicles have occurred since
ancient times, but the reduced speed of the vehicles contained the
consequences.
According
to some sources, the first "modern" car crash occurred in New York in
1896 and involved a cyclist wounded, according to others it happened in London
in 1890: a woman walking to the theater was killed by a car. The coroner said
that such a thing should never have been repeated: as we all know, the
phenomenon has since taken on dramatic proportions, also following the spread
of a culturally self-dependent society.
On the
Italian roads the first motor vehicle appeared in 1893 (it was a Peugeot).
AUTOREGRESSION
From a
psychological point of view, the car is an inseparable part of ourselves
through which individuals often express their personality, identify themselves
with it, "fall in love" with it and embellish it with furnishings
(cars as prostheses of the Self).
Furthermore,
as Deborah Lupton has observed, the power of (and control over) the medium and
the uterine suggestions of a welcoming apparently protective “steel cocoon”
contain obvious erotic references: moreover audio systems, servo-mechanisms,
air conditioners, soundproofing, filters outdoor polluted air and telephone
systems end up "anesthetizing" drivers, making it difficult to
perceive external reality.
THE PSYCHOLOGIST OF TRAFFIC
The
intervention of the traffic psychologist, as a specialist in the "human
factor", is essential if we want to aim at a change of driving behavior.
Frequent
driving in frustrated conditions (for example in city traffic) is strongly
correlated to aggressive driving behavior: drivers frequently exposed to high
traffic densities can resort to aggressive behavior while driving more
frequently than those who are exposed to it. decidedly inferior measure.
Drivers involved in arguments with other drivers, show a past of a greater
number of accidents and road violations (Hemenway and Solnick, 1993), while
drivers emerging from some studies as aggressive show a greater incidence of
episodes of explosive rabies or of other significant psychopathologies.
The
consequences of road accidents, as well as affecting physical health, are also
psychological, relational and professional. These effects can last a long time
after the occurrence of accidents, not infrequently for the whole life of the
people involved. Often the pain is added to the sense of not having even
obtained justice due to the too-mild penalties inflicted on those responsible,
to whom the minimum of the penalty and all the possible benefits of the law are
generally applied. Victims and family members necessary for psychological,
legal and practical assistance, which they rarely receive. In addition to the
trail of suffering that the leftists leave behind, it must be remembered that
an accident can cause serious repercussions for the standard of living of the
families of the victims, especially in the case of death or disability of an
income earner.
MDPAC AWARENESS
Only when a
routine of behaviors is interrupted or decisions have to be taken in new or
undefined situations, is the awareness and control of one's own automatisms of
thought acquired (Meichenbaum, 1977).
The
intervention of the traffic psychologist is structured in terms of prevention
and / or rehabilitation. In both cases the MDPAC method provides an important
aid, since it allows the person to adopt a safer guide and restructure his
image as a RIDER through a greater INTEGRATED awareness of himself concerning
various levels: personality, behavior, unconscious, personal history and
family, body, knowledge, emotions, instincts.
The MDPAC
pathway can also be carried out in conjunction with the application of
psychodistention, cardiac coherence and Mindfulness techniques.
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